Sfidano la morte per arrivar sin qui a vendere cianfrusaglie sulle spiaggie. Per tanti di loro, rispetto al niente che hanno lasciato è già qualcosa. Tanti li accusano addirittura di essere i responsabili della crisi e sostengono che dovrebbero tornarsene a casa loro. Già, a casa loro, dove noi siamo andati, abbiamo conquistato, sfruttato, sottomesso e poi tolto il disturbo, lasciando come insegnamento la corruzione, la violenza e il sopruso. Mi meraviglio degli italiani, che sono espatriati in tutto il mondo quando qui non c'era niente, in cerca di una vita dignitosa, la stessa che sognano loro. Fortunatamente, ho notato che la maggior parte dei turisti con loro è gentile, comprensiva e generosa. Forse, allora, per noi italiani, c'è ancora qualche speranza...
Photo by Paolo Penna.
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