lunedì 20 febbraio 2012

LE SORGENTI DELLA MUZZETTA

ITINERARIO FOTOGRAFICO: LE SORGENTI DELLA MUZZETTA
La riserva naturale delle Sorgenti della Muzzetta (FOTO 1) è ubicata all'interno del Parco Agricolo Sud Milano, tra i comuni di Rodano, Settala e Pantigliate, in un territorio ancora miracolosamente intatto, dove la natura, nonostante ci si trovi alle porte di Milano, è ancora padrona.

LA STRADA DEL DUCA
Istituita nel 1983, questa magnifica riserva, che comprende un'area boschiva, stagni, fontanili e le rovine di un antico mulino, si affaccia sulla strada sterrata (percorribile solo a piedi o in bicicletta), denominata "Del Duca" (FOTO 2)che, da Rodano, si snoda fino a Settala e Pantigliate. Lungo il percorso si trovano alcune aziende agricole ancora in attività, con sede nelle cascine Cassinetta, Paradiso, Crocina e Castello, quest'ultima con al suo interno il Museo della civiltà contadina. La strada deve il suo nome al duca Gabrio Serbelloni che la acquistò nel 1760 dai conti D'Adda, per facilitare gli spostamenti all'interno delle sue proprietà. Questa strada interpodale, che ricalca il percorso di un'antica centuriazione romana, divenne, durante la Seconda Guerra Mondiale, un luogo di rifugio molto importante. Immersa nelle vegetazione di piante secolari e grosse siepi, si rendeva infatti invisibile agli aerei nemici che di notte lanciavano bombe illuminanti per individuare movimenti e potenziali bersagli. Le persone giungevano dalle cascine e dai paesi limitrofi come Limito, Pobbiano, Trenzanesio e Pioltello che, essendo vicini alla linea ferroviaria Milano-Brescia, erano sotto il tiro costante delle bombe, sganciate sullo scalo di smistamento di Segrate e lungo tutto il percorso della strada ferrata.

LA RISERVA
La riserva Naturale delle Sorgenti della Muzzetta, inclusa nel 2003 tra i Siti di Importanza Comunitaria (SIC), ha come scopo quello di difendere un elemento caratteristico del superstite paesaggio lombardo delle fasce delle risorgive, con al suo interno boschetti igrofili, canneti, piccoli stagni e, soprattutto, fontanili. Sfruttando le acque freatiche dei fontanili Molino, Vallazza e Regelada, è stato realizzato un grande stagno che sorge proprio sul limitare del bosco e che offre rifugio a molte specie animali. Oltre alla caratteristica Rana di Lataste, che si può vedere nuotare tra le acque cristalline della riserva, nell'area fanno capolino numerosi uccelli acquatici come l'Airone Cenerino, il Martin Pescatore, il Germano Reale, la Gallinetta d'Acqua e la Garzetta. Dal grande stagno parte poi un sentiero (FOTO 3) che si inoltra nel bosco, dove olmi, querce, noccioli e sambuchi si ergono maestosi verso il cielo, attutendo ogni rumore, tranne il canto degli uccelli e lo scorrere delle acque. Qua e là si scorgono timide lepri che si capisce non essere troppo abituate alla presenza dell'uomo. Intorno ai numerosi stagni crescono, tra gli altri,  spettacolari ranuncoli d'acqua,  felci palustri e cannucce di palude. Una piccola oasi incantata e poco conosciuta, ma di una bellezza tale da lasciare senza fiato quando vi si entra. Quiete e natura assalgono il visitatore che, in questo paradiso, si  muove in punta di piedi, quasi timoroso di profanare tanta inaspettata meraviglia.
LE POLLE
Lo stagno delle Sorgenti della Muzzetta è alimentato dalle acque che emergono dal sottosuolo attraverso alcuni zampilli, comunemente chiamati polle o occhi sorgivi. Questa particolarità fa sì che la temperaura dell'acqua sia costante durante tutto l'arco dell'anno (10-14 gradi centigradi), fatto questo molto importante per le creature che vi abitano. Seguendo la Roggia Tombona e continuando per la Strada Del Duca in direzione Pantigliate, si arriva, dopo aver percorso qualche centinaio di metri, alle rovine dell'antico Mulino Paradiso (FOTO 4), costruito nel 1600 e attivo fino alla metà degli Anni Sessanta. Tutta la zona circostante è stata piantumata e, incamminandosi per un piccolo ponticello che attraversa la roggia, è possibile raggiungere la Cascina Castello, nel cuore della campagna, per visitare il Museo della civiltà contadina. Del mulino, a dire il vero, non rimane granchè, se non qualche fondamenta e le antiche chiuse che, comunque, mantengono un certo fascino.

MANGIARE IN ZONA
Raggiungibile anche a piedi, percorrendo la strada che parte dalla Cascina Crocina, si arriva all'Agriturismo Roverbella, anch'esso immerso nella campagna, dove si possono gustare piatti tipici lombardi in un contesto unico. Sempre in zona,  a Cassignanica, c'è la Trattoria della Stella, a conduzione famigliare, dove tra affettati, risotti, arrosti e polenta, il tempo sembra essersi fermato. In ultimo, sempre a Cassignanica, vi segnalo l'Agriturismo Da Pippo, ubicato in una meravigliosa cascina ristrutturata da poco. 
LINK UTILI
* Mappa della zona
* Parco Agricolo Sud Milano




Testo e foto di Paolo Penna.
Febbraio 2012.

6 commenti:

  1. Bello ed originale è un vero piacere scoprire le bellezze che puoi trovare dietro l'angolo pur vivendo a Milano.
    Grazie all'autore per il bel reportage!

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  2. Grazie a lei. Prossimamente pubblicheremo altri piccoli reportage sulle bellezze del nostro territorio: dalla riserva del Carengione al castello di Peschiera Borromeo, senza perdere di vista gli altri angoli nascosti e poco conosciuti che ci circondano e che fanno parte del PArco Agricolo Sud Milano.

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  3. Un posto magnifico, peccato che sia poco conosciuto... o forse è meglio così!
    A.P.

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  4. qualcuno mi sa dire la storia della cascina paradiso? chi è il proprietario? ci sono stato giorni fa e dentro le case disabitate ho trovato vestiti, arredi... tutto in disordine. non capisco se sono atti vandalici o voluti appositamente da qualcuno (blitz dei carabinieri che hanno messo sottosopra le suppellettili per cacciare eventuali rom).

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  5. Ti posso dire che fino a pochissimo tempo fa, sicuramente l'estate scorsa, la cascina era ancora abitata e in attività. Pensa che mia mamma è nata alla Cacsina Crocina, che è poco più avanti percorrendo la strada del duca verso settala. Mi riprometto di fare un sopralluogo e saperne di più. Per ora posso dirti che la Cascina Paradiso risale alla prima della metà del XVII secolo. E’ luogo di interessanti scoperte archeologiche e in un adiacente prato vi è esposto il coperchio di un sarcofago longobardo.
    Paolo

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  6. La Cascina appartiene, o apparteneva, alla famiglia Sola Cabiati che, oltre a questa, erano proprietari di molte cascine della zona.
    Paolo

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